Fabbricante di Lacrime
Titolo: Fabbricate di lacrime Autrice: Erin Doom Casa editrice: Salani Pagine: 672 Costo: 15,90 euro Copertina flessibile |
Hello readers! Da quanto tempo!
Non è stato un periodo facile e per questo ancora non avevo fatto la recensione dell'ultimo libro letto: Fabbricante di Lacrime.
Come ben sapete sono stata trascinata dalla sua fama sul booktok e nonostante all'inizio non mi ispirasse così tanto alla fine ho ceduto e l'ho comprato, per poi leggerlo proprio nei giorni precedenti al Salone Internazionale del Libro di Torino.
La storia del FDL inizia tra le mura del Grave, l'orfanotrofio in cui Nica è cresciuta, dove si raccontano da sempre storie e leggende a lume di candela. La più famosa è quella del fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano dagli occhi chiari come il vetro, colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce che abitano il cuore degli uomini. Ma a diciassette anni per Nica è giunto il momento di lasciarsi alle spalle le favole tetre dell'infanzia. Il suo sogno più grande, infatti, sta per avverarsi. I coniugi Milligan hanno avviatole pratiche per l'adozione e sono pronti a donarle la famiglia che ha sempre desiderato. Nella nuova casa, però, Nica non è da sola. Insieme a lei viene portato via dal Grave anche Rigel, un orfano inquieto e misterioso, l'ultima persona al mondo che Nica desidererebbe come fratello adottivo. Rigel è intelligente, scaltro, suona il pianoforte come un demone incantatore ed è dotato di una bellezza in grado di ammaliare, ma il suo aspetto angelico cela un'indole oscura. Anche se Nica e Rigel sono uniti da un passato comune di dolore e privazioni, la convivenza tra loro sembra impossibile. Soprattutto quando la leggenda torna a insinuarsi nelle loro vite e il fabbricante di lacrime si fa improvvisamente reale, sempre più vicino. Eppure Nica, dolce e coraggiosa, è disposta a tutto per difendere il suo sogno, perché solo se avrà il coraggio di affrontare gli incubi che la tormentano, potrà librarsi finalmente libera come la farfalla di cui porta il nome.
Partiamo dallo stile di scrittura, che nonostante le critiche, mi è piaciuto tanto, l'ho trovato molto introspettivo, cosa che mi ha fatto avvicinare molto al personaggio di Nica e successivamente anche a Rigel e a tratti poetico. Sicuramente l'autrice ha un dono e le varie metafore che lei usa nel corso della storia sono molto belle. Nonostante ciò, vi è un difetto molto grande in questo libro, ossia le continue ripetizioni di alcune metafore o parole. Delle ripetizioni vanno bene, ma in questo caso sono veramente TANTE e alla fine rischiano di far indispettire e irritare il lettore, quindi avrei preferito un pò più attenzione per quanto riguardava l'editing del libro. L'editing sarebbe servito non solo per rendere leggermente più scorrevole la storia, ma anche ad accorciare il numero delle pagine che secondo me, sono un pò eccessive per un romance. Infatti in alcuni punti mi sono dovuta fermare per la lentezza degli avvenimenti. Qualche pagina in meno e sarebbe stata perfetta.
Nonostante questi difetti, il libro mi ha preso dall'inizio alla fine e proprio grazie alla trama e alla storie, ho continuato a voler sapere sempre di più sui personaggi. Infatti, credo che l'introspezione psicologica dei protagonisti sia al centro di questa storia piena di alti e bassi e colpi di scena impensabili. Partiamo proprio dai protagonisti: Nica e Rigel. Nica, nonostante alcuni sui atteggiamenti li ho trovati veramente imbarazzanti, l'ho apprezzata molto, anche per, appunto, lo stile di scrittura in prima persona molto introspettivo, che mi ha proprio fatto immedesimare nel suo personaggio. Per quanto riguarda Rigel, con questo personaggio non c'è stata subito una forte empatia. Anzi, ci sono stati moltissimi bassi e pochissimi alti. All'inizio della storia lo odiavo e l'ho odiato quasi per più di 350 pagine, non riuscendo proprio a comprendere il suo comportamento...nonostante la sua sconfinata bellezza, non riuscivo ad immedesimarmici. Solo quando la scrittrice ha iniziato a tirar fuori le sensazioni e le emozioni di Rigel scrivendo in terza persona, ho iniziato a capirlo di più e solo verso la fine ho apprezzato questo personaggio, in quanto si vede proprio la sua crescita e il suo provare a migliorarsi in determinate situazioni.
Infatti il bello di questa storia è vedere l'evolversi dei personaggi e delle loro emozioni. Nica e Rigel partono con dei traumi e dei passati orribili, di conseguenza all'inizio della storia li vediamo rotti. Li vediamo come persone che non riescono ad affrontare determinati traumi. Da una parte abbiamo Nica che cerca di trovare la sua felicità per poter sopravvivere, dall'altra vediamo Rigel che non fa altro che respingere ogni tipo di sentimento e vedere il buio e l'oscurità in ogni luogo in cui va e in ogni cosa che fa. Vedremo infatti l'evoluzione psicologica di questi due ragazzi, un'evoluzione completamente diversa in quanto, di fatti, loro sono completamente diversi. E il ballo di questo libro è proprio scoprire le loro diversità, i loro pensieri, le loro debolezze e vedere come pian piano non solo riescono ad affrontare i loro traumi e a trovare uno spiraglio di luce, ma anche vedere come entrambi pian piano riescono a risollevarsi, cercare la felicità e l'amore. Proprio per questo li vedremo acquisire una maturità che li porterà sulla retta via.
Questa storia non è solo una storia d'amore, ma è anche una storia drammatica, piena di colpi di scena e pugnalate al cuore, piena di ogni forma di odio e di ogni forma d'amore. Una storia che tratta tematiche molto serie ed importanti: gli abusi, la violenza, le malattie mentali, la sindrome di abbandono... che secondo me vengono toccate con la giusta delicatezza e il giusto modo.
Ho apprezzato anche il legame tra Nica e la sua famiglia adottiva, in particolare Anna. Ho amato che si sia vista anche la parte "famigliare" in tutta questa storia. Una parte fondamentale per la crescita dei personaggi. Così come erano fondamentali per la loro crescita, tutti quei personaggi secondari che si sono visti e che sono rimasti vicino ai protagonisti. Abbiamo Adeline, vecchia amica di Nica e Rigel, che ho apprezzato moltissimo sopratutto verso la metà del libro quando sono riuscita ad inquadrarla per bene. Abbiamo le amiche di Nica, ossia Billie e Miki, che ho letteralmente amato...non solo il loro rapporto e il loro carattere così diverso ma interessante, ma ho amato anche il ruolo che hanno avuto nella storia oltre allo spazio che l'autrice gli ha riservato.
Credo che non sia una storia per tutti, che è un libro molto tossico per quanto riguarda la relazione tra Nica e Rigel e ammetto che ci sono veramente delle situazioni molto strane e a volte un pò "ridicole", però a me personalmente è piaciuto e proprio per questo ho voluto dare, nonostante dei difetti che ho trovato, 4 🌟
Ricordo che è una storia uscita da wattpad, quindi ci sono i soliti clichè, che personalmente a me piacciono in quanto sono nata come scrittrice/lettrice wattpad, quindi mi fa sempre piacere leggere qualcosa del genere, però capisco che non ha tutti questo tipo di dinamiche e storie d'amore piacciono.